Questa in sintesi l’idea spettacolo nata in casa di Carlo Conti durante una cena tra amici di sempre come Panariello e Pieraccioni per donare affetto ed un concreto aiuto ad un altro amico del cuore e grande artista in difficoltà.
Lo spettacolo presentato a Firenze il13 gennaio nel corso di una conferenza stampa si farà nel capoluogo toscano presso il teatro 'Obi Hall' il prossimo 11 maggio per festeggiare il compleanno di Francesco Nuti ( Prato 17 maggio 1955), il grande artista conosciuto dal pubblico fino dagli anni ‘80 come membro del gruppo cabarettistico dei Giancattivi, già formato da Alessandro Benvenuti e Athina Cenci. Il trio, sotto la regia dello stesso Benvenuti, compie il suo esordio cinematografico nel 1981 con il film “Ad ovest di Paperino”, che ripropone parte del repertorio del gruppo, ma nel 1982 Nuti abbandona il trio ed inizia la carriera di solista prendendo parte, in veste di sceneggiatore ed interprete protagonista, ad alcuni film diretti da Maurizio Ponzi: “Madonna che silenzio c'è stasera” (1982), “Io, Chiara e lo Scuro” (1983) e “Son contento” (1983). Con “Io Chiara e lo Scuro” si aggiudica il David di Donatello ed il Nastro d'Argento come migliore attore protagonista.
In seguito, Nuti passa anche dietro alla macchina da presa ed esordisce, come regista, con “Casablanca, Casablanca “(1985) – ideale seguito di” Io, Chiara e lo Scuro” grazie al quale vince il premio come miglior regista esordiente al Festival Internazionale del Cinema di San Sebastián e il secondo David di Donatello come miglior attore. Realizza, nel corso degli anni ottanta, altre pellicole di successo: “Tutta colpa del Paradiso” (1985), “Stregati” (1986), “Caruso Pascoski di padre polacco” (1988), “Willy Signori e vengo da lontano” (1990), “Donne con le gonne” (1991).
Negli anni ’90 però non ottiene i precedenti successi di pubblico con i suoi nuovi film come “OcchioPinocchio”, “Il signor Quindicipalle” (1998), “Io amo Andrea” (2000) e “Caruso, zero in condotta” (2001) e comincia ad avere seri problemi con la salute ; la depressione e l’alcolismo innescano un tentativo di suicidio.
Iniziano anni di calvario durante i quali si susseguono momenti di speranza per un graduale recupero ad altri di grande sconforto:alla vigilia del ritorno sul set, il 3 settembre 2006 , Nuti entra in coma a causa di un ematoma cranico dovuto ad un incidente domestico e viene ricoverato e operato d'urgenza alla testa presso il Policlinico Umberto I di Roma. Il 24 novembre dello stesso anno esce dal coma e viene trasferito nell'ospedale Versilia di Lido di Camaiore, centro specializzato nella riabilitazione neuromotoria. Nel maggio 2007 alcune notizie di stampa segnalano un miglioramento di Nuti e la possibilità che torni a camminare.
Un documentario a lui dedicato dal titolo “Francesco Nuti... e vengo da lontano” viene presentato al Festival Internazionale del Film di Roma 2010. Il comunicato che annuncia il documentario contiene anche aggiornamenti sullo stato di salute del regista: costretto su una sedia a rotelle e muto dal giorno dell'incidente. Nell'occasione il fratello ha affermato di provare: «un sentimento nuovo e forte , il compito di ridare voce a mio fratello, compito impossibile per il medico».
In questa tragica realtà si colloca questo spettacolo ideato dai grandi amici di sempre . “ Il nostro regalo a un amico e a una persona speciale “. Ovviamente l’intero ricavato andrà a Francesco Nuti.